Con
il genere fantascienza nel cinema, almeno in libreria, si viaggia a ritroso.
Due anni fa era suggestiva fantasy
dell'ultimo trentennio sulla scia di «2001: odissea nello spazio». Ora gli
stessi autori, Roberto Chiavini, Gian Filippo
Pizzo, Michele Tetro, ripercorrono Il grande
cinema di fantascienza dal 1902 al 1967, quasi (dice il sottotitolo)
«Aspettando il monolito nero» (editore Gremese, pagine
183, euro 25). L'arcatura ideo-mitica va dalla
ricerca del meraviglioso, come era all'inizio, ai
diabolici laboratori di scienziati pazzi negli anni Venti e all'apparizione
negli anni Trenta di eroi positivi alla Superman oppure antieroi negativi
alla Frankenstein, prima di concentrarsi nel
dopoguerra sugli incubi dalle galassie, metafore di altre paure quali
venivano dallo scontro imperialistico Usa - Urss
oppure ancora dal terrore dell'olocausto nucleare.
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