Alfred
BESTER
L'uomo disintegrato
(The
Demolished Man, 1953)
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URANIA n° 312 del 14 Luglio 1963 -
TRADUZIONE
DI MARISA SALMI
Nel
gennaio del 2013 sulla coppia solare n. 3 (perchè l'Occhio Cosmico
vede la Terra e la Luna come un sistema binario), Edward Turnbul, studente
del Coates Teachers College, decise di approfondire, quale argomento della
sua tesi di laurea, l'enigma dell'isteresi magnetica. Le variazioni di
Reamur sulle equazioni post-mortem di Einstein avevano messo in luce un
paradosso che nessuro si era preoccupato di analizzare. Le ricerche in
campo atomico l'avevano trascurato, e a che servono i vicoli ciechi della
scienza se non ad offrire una innocua occupazione agli studenti universitari?
Turnbul studiò diligentemente il trattato originale, diede un'occhiata
a un paio di pubblicazioni minori sull'argomento e poi si divertì
a fare lo sperimentatore.
Eccovi
il quadro: un giovane serio, graso, pallido, incredibilmente noioso. Un
magnete è il suo amore; le radiazioni di un Duplexor X-27 sono i
suoi amplessi coniugali... |
Diserzione
finale (Disappearing Act, 1953)
-
URANIA n° 1442 del 30 Giugno 2002 -
TRADUZIONE
DI FABIO FEMINO'
Quella
non fu l'ultima guerra, nè la guerra per mettere fine a tutte le
guerre. La chiamarono la Guerra per il Sogno americano. Il genrale Carpenter
batteva su questo tasto e suonava sempre la stessa nota.
C'erano
genrali combattenti (vitali per un esercito), generali politici (vitali
per un'amministrazione) e generali da pubbliche relazioni (vitali per la
guerra). Il genrale Carpenter era un maestro delle pubbliche relazioni,
e aveva ideali altrettanto elevati e altrettanto comprensibili dei motti
impressi sulle monete. Nella mente dell'America lui era
l'esercito, l'amministrazione, lo scudo e la spada della nazione e il possente
braccio destro. Il suo Ideale era il Sogno americano... |
Fahrenheit,
Fahrenheit
(Fondly Fahrenheit
, 1954)
-
URANIA n° 1442 del 30 Giugno 2002 -
TRADUZIONE
DI FABIO FEMINO'
Ultimamente,
lui non sa chi di noi io sia, ma tutti sanno una verità. Non bisogna
possedere nient'altro che se stessi. Bisogna costruirsi la propria vita,
vivere la propria vita e morire la propria morte... Altrimenti si morirà
quella di un altro.
Le
risaie di Paragon III si estendono per centinaia di chilometri come una
tundra a scacchi, un mosaico azzurro e marrone sotto un cielo d'arancione
ardente. Di sera, le nubi guizzano come fumo, e le risaie frusciano e sussurrano.
Una
lunga linea di uomini avanzava nelle risaie, la sera che fuggimo da Paragon
III. Erano silenziosi, armati, concentrati; una lunga successione di profili
di statue stagliati contri il cielo fumoso... |